La Chiesa di Isolaccia

Il 28 maggio 1528, Monsignor Francesco Ladino vescovo ausiliare di Monsignor Cesare Trivulzio, consacrò la chiesa di Isolaccia dedicata a Santa Maria Nascente ed ai Santi Rocco e Sebastiano. Di questa chiesa abbiamo una breve descrizionedi uno studioso locale che nel 1933 scrisse: "...chiesa infelice, bassa e scura, a volta....ha sulla facciata un pronao a pilastri.... tribuna sulla porta principale d'entrata.... campanile sul tipo della parrocchiale di Premadio". La descrizione ci aiuta a capire come doveva essere l'antica chiesa di Isolaccia anche se come al solito non sono d'aiuto i documenti che sono andati persi nell'incendio del 1849 che bruciò anche la casa parrocchiale.

La chiesa originaria era stata edificata su di un terreno lasciato da una coppia di Isolaccia, in località "Closura". La costruzione ebbe inizio nel 1521 dopo che una spaventosa epidemia pestilenziale aveva duramente colpito il paese. Per questo si stabilì di dedicarla a Santa Maria Nascente ed ai Santi Rocco e Sebastiano, come atto di riconoscenza dei parrocchiani per il soccorso ottenuto dai quei santi nel mettere fine alla tremenda peste. La chiesa in origine dipendeva dalla parrocchia di Pedenosso e solamente nel 1754 in seguito ad aspre e lunghe trattative, Isolaccia ottenne l'agognata autonomia.

 

La nuova chiesa, costruita a partire dal 1935 e consacrata nel 1938, con l'aiuto ed i contributi di tutti i paesani, custodisce oltre alle preziosimme statue di S. Maria Nascente, S. Rocco e S. Sebastiano, un interessante altare posto nella cappella di destra. La parte absidale vede rappresentata l'Ascensione al cielo di Maria, ai lati dell'altare vediamo raffigurate la natività da una parte e la discesa dello spirito Santo dall'altra. Bellissime sono anche le tele settecentesche conservate sulle pareti della navata.